The Avengers mi e' piaciuto o, meglio, diciamo che mi ha divertito parecchio (che non e' esattamente la stessa cosa).
Ironman, Hulk e, per ovvi motivi diversi, la Vedova Nera sono personaggi riusciti e piacevolissimi.
Il film e' riuscito a mantenermi sveglio (impresa notevole in questo periodo) per tutte la sue 2 ore e mezza e non ha quasi mai annoiato; effetti speciali mozzafiato, combattimenti ben fatti e dialoghi abbastanza brillanti con diverse battute inaspettatamente divertenti... non un capolavoro ma sicuramente più divertente dello stucchevole "To Rome With Love" di W.Allen (eresia!).
Friday, May 18, 2012
Film che ho visto: The River
"The River", la miniserie televisiva dell'autore di "Paranormal Activity", mi ha deluso: puntate autoconclusive e slegatissime l'una dall'altra, ma identiche nella struttura, accomunate dall'unico flebile e poco credibile espediente narrativo della ricerca di Emmet Cole; il pretesto per giustificare le telecamere e' poi risibile e annichila sul nascere nello spettatore ogni speranza di immedesimazione.
Il finale, come ormai da consuetudine, apre alla possibilità di una stagione 2 che dubito vedrà mai la luce.
Il finale, come ormai da consuetudine, apre alla possibilità di una stagione 2 che dubito vedrà mai la luce.
Thursday, May 17, 2012
Film che ho visto (cinema): Hunger Games
Filmetto di fantascienza distopica che ricalca stancamente le ombre di innumerevoli altri film di genere: futura dittatura, disparita' sociale, controllo dei media, spettacolarizzazione della morte.
Per la scelta dei costumi degli abitanti della capitale sono state svaligiate le peggiori bancarelle di capi d'abbigliamento... orribile scelta che neanche il peggior episodio di Star Trek aveva osato fare a questi livelli.
Diverse scene sfiorano il ridicolo e le altre sono semplicemente sufficienti (come alcune sequenze nel bosco).
Se la trama si prestava a qualche spunto per la riflessione sull'etica e l'approfondimento della psicologia dei personaggi, il regista si guarda bene dal farlo e per non mettere lo spettatore a disagio di fronte a scelte eticamente difficili (uccidere un innocente per non essere uccisi, assistere alla morte in tv etc...), divide i personaggi tra buoni e cattivi: i Buoni sono completamente buoni e fanno cose buone e giuste, i Cattivi sono odiosi e vengono ammazzati giustamente.
Agghiacciante il finale in cui si apre alla possibilità' di un sequel.
Per la scelta dei costumi degli abitanti della capitale sono state svaligiate le peggiori bancarelle di capi d'abbigliamento... orribile scelta che neanche il peggior episodio di Star Trek aveva osato fare a questi livelli.
Diverse scene sfiorano il ridicolo e le altre sono semplicemente sufficienti (come alcune sequenze nel bosco).
Se la trama si prestava a qualche spunto per la riflessione sull'etica e l'approfondimento della psicologia dei personaggi, il regista si guarda bene dal farlo e per non mettere lo spettatore a disagio di fronte a scelte eticamente difficili (uccidere un innocente per non essere uccisi, assistere alla morte in tv etc...), divide i personaggi tra buoni e cattivi: i Buoni sono completamente buoni e fanno cose buone e giuste, i Cattivi sono odiosi e vengono ammazzati giustamente.
Agghiacciante il finale in cui si apre alla possibilità' di un sequel.
Film che ho visto: Shutter Island
Il film di Scorsese non e' originalissimo (ho intuito il segreto già dopo 1/4 di pellicola perché la stessa cosa si era già vista in molte pellicole simili - tema comunque sempre affascinante) e con evidenti difetti (in alcune scene, labirinto, celle etc... sembra un videogioco, tutto troppo schematico); il flashback del lago e' una scena terribile e bellissima che presa da sola funziona ma inserita nella narrazione mi e' sembrata superflua perché ormai tutto era già stato spiegato.
La scena finale di questo film pero' vale tutto il resto, e non mi riferisco al faro ma all'epilogo (dialogo sulle scale del manicomio): quella piccola scena e' uno dei più grandi colpi di scena che abbia mai visto: ha rivelato tantissimo sulla personalità del protagonista; drammatica e terribile, mi e' rimasta dentro.
La scena finale di questo film pero' vale tutto il resto, e non mi riferisco al faro ma all'epilogo (dialogo sulle scale del manicomio): quella piccola scena e' uno dei più grandi colpi di scena che abbia mai visto: ha rivelato tantissimo sulla personalità del protagonista; drammatica e terribile, mi e' rimasta dentro.
Monday, May 14, 2012
Film che ho visto (cinema): To Rome With Love
Temo di aver sbagliato sala ed essere finito in quella in cui proiettavano un film dei Vanzina.
Thursday, May 10, 2012
Film che ho (ri)visto: Halloween
Film di John Carpenter del 1978 che ha ispirato (e forse iniziato) il sottogenere degli slasher e di fatto ne fissa tutti gli stereotipi: un pazzo omicida perseguita e massacra, uno dopo l'altro, dei ragazzi stupidissimi e insopportabili per poi fallire con l'ultimo (in genere il più' timido/sfigato) e poi finire ammazzato (ma nell'epilogo poi si scopre che non e' vero e che ci sarà un sequel).
Alcune scene sono riuscite e mettono ancora qualche brivido:
* la scena iniziale tutta vista dagli occhi dell'assassino/bambino
* le apparizioni di Myers immobile in pieno giorno (aliena e inquietante presenza)
* il ritrovamento, da parte della protagonista (una giovanissima Jamie Lee Curtis), dei cadaveri degli amici nella stanza adibita a mausoleo.
Ma una domanda: dopo aver assassinato i ragazzi e prima di cercare di fare lo stesso con la protagonista a Michael Myers e' venuto un ictus, vero? Fino a quel momento era stato letale ma poi:
* camminava lentissimo
* mancava il bersaglio con fendenti da 10 centimetri di distanza
* scendeva le scale come se si fosse cagato addosso
e si e' pure fatto trafiggere da da una ragazzina terrorizzata armata di spillone da maglia prima e poi di un appendiabiti (!?)
Comunque, banalità a parte, Halloween si eleva di molto sopra il livello di molti altri film del genere e regge bene il peso degli anni.
Alcune scene sono riuscite e mettono ancora qualche brivido:
* la scena iniziale tutta vista dagli occhi dell'assassino/bambino
* le apparizioni di Myers immobile in pieno giorno (aliena e inquietante presenza)
* il ritrovamento, da parte della protagonista (una giovanissima Jamie Lee Curtis), dei cadaveri degli amici nella stanza adibita a mausoleo.
Ma una domanda: dopo aver assassinato i ragazzi e prima di cercare di fare lo stesso con la protagonista a Michael Myers e' venuto un ictus, vero? Fino a quel momento era stato letale ma poi:
* camminava lentissimo
* mancava il bersaglio con fendenti da 10 centimetri di distanza
* scendeva le scale come se si fosse cagato addosso
e si e' pure fatto trafiggere da da una ragazzina terrorizzata armata di spillone da maglia prima e poi di un appendiabiti (!?)
Comunque, banalità a parte, Halloween si eleva di molto sopra il livello di molti altri film del genere e regge bene il peso degli anni.
Wednesday, May 09, 2012
Film che ho visto: Zabriskie Point
Film di Antonioni del 1970 ambientato negli Stati Uniti (Los Angeles, Phoenix e soprattutto la Death Valley) che mi ero sempre riproposto di vedere per la colonna sonora dei Pink Floyd (fra gli altri).
Il mio commento (per quel che vale): film lento con fotografia ed immagini bellissime, una sequenza finale (giustamente) nella storia del Cinema ma una trama esile con dei passaggi poco credibili (il furto dell'aereo, ritorno all'aeroporto con la polizia che attende l'arrivo del protagonista ed e' già al corrente del fatto che l'aereo e' stato dipinto, lei che ascolta alla radio in diretta le interviste al personale dell'aeroporto... mah!).
Protagonisti insopportabili, soprattutto lui: Antonioni sembra non capire che essere anarchici non vuol dire essere ignoranti, imberbi, arroganti, scansafatiche, menefreghisti, rompipalle, molesti... perché dovremmo provare empatia per un tale protagonista? La distruzione dei valori dello status quo (credo rappresentata magnificamente dalla scena finale) non può certo avvenire ad opera di chi non porta con se alcun valore o qualità.
Inspiegabilmente Antonioni sembra non rendersene conto, ma forse sono io che non ci ho capito niente.
Il mio commento (per quel che vale): film lento con fotografia ed immagini bellissime, una sequenza finale (giustamente) nella storia del Cinema ma una trama esile con dei passaggi poco credibili (il furto dell'aereo, ritorno all'aeroporto con la polizia che attende l'arrivo del protagonista ed e' già al corrente del fatto che l'aereo e' stato dipinto, lei che ascolta alla radio in diretta le interviste al personale dell'aeroporto... mah!).
Protagonisti insopportabili, soprattutto lui: Antonioni sembra non capire che essere anarchici non vuol dire essere ignoranti, imberbi, arroganti, scansafatiche, menefreghisti, rompipalle, molesti... perché dovremmo provare empatia per un tale protagonista? La distruzione dei valori dello status quo (credo rappresentata magnificamente dalla scena finale) non può certo avvenire ad opera di chi non porta con se alcun valore o qualità.
Inspiegabilmente Antonioni sembra non rendersene conto, ma forse sono io che non ci ho capito niente.
Monday, October 24, 2011
Canzone per AM
perchè basta anche un niente per essere felici,
basta vivere come le cose che dici
da "Canzone per Alda Merini" di Roberto Vecchioni
Friday, May 21, 2010
Saturday, April 17, 2010
New post about Sales Orders and Ship Groups in OFBiz on HWM Blog
Another post of the OFBiz tutorial series I wrote for my company's blog:
"OFBiz Tutorial – Order Entry and Ship Groups"
"OFBiz Tutorial – Order Entry and Ship Groups"
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